Il mondo corre veloce e la capacità di ristrutturare i propri paradigmi per le aziende è sempre piu difficile. La realtà industriale, seppur in ripresa dopo gli effetti economici drammatici che la pandemia ha lasciato, è composta da diverse realtà…per es. aziende che hanno capacità di reazione perché non debilitate economicamente e aziende che hanno capacità di reazione perché hanno da tempo coltivato i valori che gli consentono di scrivere il loro attuale presente e prossimo futuro. Cosa hanno queste ultime aziende che consente loro di resistere ai “venti di burrasca” e di essere pronte quando il miglior tempo riaffiora?
In generale le Aziende, come gli uomini, si muovono guidate da valori. I valori danno significato e condizionano le scelte, queste condizionano la nostra identità ma anche i comportamenti e le competenze da acquisire per arrivare a determinati comportamenti.Fanno parte di questi valori anche il farsi promotori di una cultura che consenta all’azienda stessa di “prepararsi al nuovo”: stimolando i propri Manager/dipendenti ad allenarsi ad apprendere e facendo in modo che il tale apprendimento faccia parte della quotidianità.
Ma come mai molte aziende pur investendo in corsi di formazione, non sono riuscite a superare la crisi?
A titolo esemplificativo e non esaustivo, necessita considerare che tra i vari presupposti dell’attuale modello di apprendimento vi è:
Questo consente l’applicazione di un modelllo di apprendimento da parte delle Aziende che pone i propri dipendenti di fronte a contenuti da imparare (e quindi non sto allenando la loro predisposizione ad imparare) e a non investire su persone di esperienza visto che l’attuale modello prevede la convinzione che l’apprendimento dopo una certa età non possa avvenire con la medesima “freschezza” applicata durante l’età scolastica.
Questo paradigma di apprendimento sta ingessando l’evoluzione economica di Aziende e la realizzazione di persone.
L’apprendimento è continuo nella nostra vita e difficilmente si pensa a valorizzarlo all’interno della complessità umana, invece lo riduciamo nell’erogazione di aule di training dove alcuni imparano nuove nozioni e altri si annoiano…proprio come avveniva nelle aule del liceo!
Non mi soffermerò in questo momento nel dimostrare le falle dell’attuale paradigma educativo e di apprendimento, ma evidenziare cosa accade nelle realtà che allenano in maniera efficace il loro staff ad un apprendimento continuo. Le realtà che mantengono dinamico e allenato l’apprendimento, riescono a garantirsi flessibilità e freschezza nel caso in cui ci si trova a reinventare una nuova attività o creare un nuovo mercato per i propri servizi.
Approcciare al nuovo con curiosità e familiarità Vs noia e paura che tipicamente investono le persone che sono meno avvezze al nuovo.
E allora come allenare le risorse che compongono le nostre aziende, ad imparare?
Ecco alcuni modi per allenare il continuo apprendimento e predisposizione delle persone ad aprirsi con curiosità e creatività al nuovo:
Investire nella capacità umana di apprendere, disimparare e reimparare ci aiuta ad aumentare la disponibilità alle opportunità che cambiano e rinforza la nostra resilienza alle inevitabili sfide che dovremo affrontare.
Il Coaching portato in azienda in maniera strategica e rispettoso della cultura che incontra, può sostenere e allenare l’ecosistema economico ad imparare e ad istillare la cultura dell’apprendimento come una processo normale, che non riguarda solo i giovani ma riguarda l’uomo e le aziende che costruisce.
Un apprendimento continuo che consente alle aziende di essere preparate all’ignoto che il domani, per sua costituzione, ci porterà.
“Super apprendimento e super preparazione ti danno l’attitudine vincente in ogni settore.” –
Brian Tracy
Pierluigi Ciocci
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